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Museo: Museo Nazionale di Reggio Calabria
Nome: Bronzi di Riace: Bronzo A
Epoca: V sec a. C.
Provenienza: RIACE (RC)
Altezza: 198
Descrizione: Raffigura un eroe mitico ( come indica la nudità, usata soprattutto per le immagini di divinità, di eroi e di atleti, e le stesse dimensioni maggiori del naturale) in posizione stante e in armi, con lo scudo rotondo sostenuto dal braccio sinistro piegato e la lancia trattenuta dalla mano destra abbassata. Il peso del corpo grava sulla gamba destra, in uno schema tipico della scultura greca intorno all metà del V sec. a, C; la resa dell'anatomia, precisa nei dettagli delle vene e dei tendini, esprime la forza del personaggio con una voluta accentuazione della muscolatura. La testa, bruscamente rivolta verso la destra, è incorniciata dai folti riccioli della barba e delle lunghe ciocche di capelli, (fuse separatamente e poi saldate al capo) trattenute da una lunga fascia. La fisionomia idealizzata é ravvivata dal colore delle cornee in avorio (le iridi in pasta vitrea sono perdute), dai denti in lamina d'argento, dalle labbra in rame rossiccio che contrasta con la patina scura del bronzo. La statua A fornisce un'immagine tipica della piena classicità, dei ritmi e delle proporzioni consuete nel periodo che precede le realizzazione del Partenone e degli altri edifici dell'acropoli di Atene. L'analisi dell'anatomia umana offre un'immagine di perfezione naturale adatta anche alle rappresentazioni di dei ed eroi.
Dati ricavati dal sito www.museodellacalabria.com
Museo: Museo Nazionale di Reggio Calabria
Nome: Bronzi di Riace: Bronzo B
Epoca: V sec a. C.
Provenienza: RIACE (RC)
Altezza: 197
Descrizione: Raffigura un eroe mitico armato e in posizione stante analoga alla statua A, con lo scudo rotondo sorretto dal braccio sinistro piegato, la lancia sostenuta dalla mano destra abbassata, e l'elmo di tipo corinzio (cioè dotato di copriguance fisse che coprivano gran parte del volto) sollevato all'indietro sul capo per lasciare scoperto il viso. come era normale al di fuori dei combattimenti. Le armi furono smontate prima del trasporto per mare delle statue, la vistosa deformazione della testa della statua B (non rifinita perché coperta dall'elmo) ripete appunto la forma dell'elmo rialzato. L'intero braccio destro e l'avambraccio sinistro della statua B furono rifatti in antico (forse in età ellenistica. III-II sec. a.C.) con una lega di bronzo contenente anche piombo, diversa dal resto della statua. L'occhio destro ha la cornea in calcare con iride in pasta vitrea; le labbra, in rame rossiccio, sono di colore differente dall'epidermide delle statue. Le due statue di Riace sono analoghe per il gesto, ma la statua B mostra significative differenze rispetto alla statua A nello schema della ponderazione (la posizione delle gambe e del torace ove la spalla sinistra si alza per lo sforzo del braccio sinistro che regge il peso dello scudo, mostra una classicità assai maggiore che nella statua A) e nella resa dell'anatomia (più analitica e minuziosa nella statua B),tanto che le due statue sono concordemente ritenute opera di due diversi scultori. Alcuni studiosi ritengono la statua B più recente (databile intorno al 430-410 a.C.) che la statua A (databile intorno al 450 a.C.). Che si tratti di guerriero o dio o atleta è comunque per ora difficile stabilire. Vi è chi ha visto nel suo volto un'espressione più malinconica o riflessiva rispetto all'altro; e c'è chi ha notato che la sua stessa muscolatura può rivelare un trattamento diverso, tanto da potersi forse riferire a un maestro o addirittura ad un'epoca diversa. La statua presenta una splendida anatomia specie nella torsione del busto e nell'impianto possente della gamba destra su cui poggia tutto il corpo
Dati ricavati dal sito www.museodellacalabria.com
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