Bed & Breakfast "Sulla Baia di Cannitello"
   
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  La Testa del Filosofo
 
Museo: Museo Nazionale di Reggio Calabria
Nome: Testa del Filosofo
Epoca: V sec. a.C.
Provenienza: VILLA SAN GIOVANNI (RC) Cannitello Fondale di Porticello


Descrizione: Testa in bronzo di un vecchio dalla lunga barba, con attenta e accentuata caratterizzazione dei segni dell'età (rughe, naso aquilino, guance rilasciate, ecc..) e delle asimmetrie tipiche di ogni fisionomia individuale. Apparteneva a una statua onoraria a figura intera e grandezza naturale; è ignoto il personaggio raffigurato, forse un letterato, un sapiente o un uomo politico, è puramente convenzionale l'appellativo di "filosofo" attribuito dopo il rinvenimento del 1969 nel mare di Porticello vicino Cannitello. La testa, datata al V sec. a. C., da molti studiosi , è considerata una delle più antiche testimonianze di ritratti individualizzati nell'arte greca, che a lungo rimase legata a rappresentazioni idealizzate e tipizzate rifiutando gli elementi momentanei e individuali delle fisionomie, qui rappresentati invece con eccezionale sensibilità e vivezza.
Dati ricavati dal sito www.museodellacalabria.com

In più: Nel 1969, a Porticello, fu fatta una scoperta eccezionale: fu rinvenuto il relitto di una nave della fine del V a.C., con il relativo carico di numerose anfore, di parti di ancore di piombo, di frammenti di grandi statue di bronzo. Vi erano anfore greche e puniche, parti di ancora, un lingotto in piombo, due lucerne a vernice nera, una oinochoe (vaso per lo più da vino), un piatto, parti di legno e rivestimenti in piombo di una nave, e molti frammenti di statue in bronzo tra i quali una splendida testa, ritratto di un uomo anziano barbuto, raffigurante forse un sovrano (metý V a.C.). I ritrovati appartenevano certamente ad una nave del IV sec. a. C. la quale appariva adibita al trasporto di derrate ma anche al trasferimento di oggetti d'arte prodotti in Grecia: resti di due statue di atleti rudi e una statua di un vecchio barbato, quasi sicuramente di un "filosofo" conservata in vari frammenti, cui era da attribuirsi la testa, caratterizzata di particolari di un ritratto greco della fine del secolo precedente.
La nave giaceva su un basso fondale di circa 30-35 metri, era lunga circa 15 metri ed era costruita con la tecnica "a conchiglia" con copertura di piombo. Il carico originario era costituito da cifra 250 anfore (in gran parte sottratte dai clandestini) di nove tipi identificabili greci e cartaginesi, di lingotti di piombo e di pani di argento, oltre che di oggetti d'arte tra i quali le statue di bronzo. I marinai della nave integravano la loro dieta con la pesca, come testimoniano le bobine di legno e i piombini per le lenze, rinvenuti in abbondanza.
Dati ricavati dal sito www.cannitello.it

 

 
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